Questo dolce di solito si fa nel periodo di natale. E' un dolce tipico di Roma , ma si fa anche in tutto il Lazio, la sua origine risale a l'era imperiale.A quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, era di buon auspicio per il ritorno del sole. Infatti è impreziosito da un sottile strato costituito da una crosta dorata che dona al dolce la sua tipica brillantezza.Il tipico pangiallo romano, ha subito numerose trasformazioni durante i secoli. Tradizionalmente il pangiallo veniva ottenuto tramite l'impasto di frutta secca, miele e cedro candito, il quale veniva in seguito sottoposto a cottura e ricoperto da uno strato di pastella d'uovo. Fino a tempi molto recenti nella preparazione del pangiallo le massaie romane mettevano i noccioli della frutta estiva (prugne e albicocche) opportunamente essiccati e conservati, in luogo delle costose mandorle e nocciole.Questa breve storia non è farina del mio sacco, ma l'ho trovata girando nel web.Il suo colore come ho già detto è dorato, (tranne che il mio perché ho aggiunto più cioccolato e non ho fatto la pastella che lo rende appunto di quel colore dorato sul giallino, ma detto tra noi a me piace cosi). Tra le varianti di questo dolce, io preferisco questa perché è la più facile è anche la più buona. Ingredienti 300 g uva passa 200 g mandorle 200 g noci 100 g pinoli 100 g farina 200 g miele 150 cacao 50 cioccolato fondente grattugiato Glassa 300 g farina 4 cucchiai di olio Zafferano 1/2 bustina Acqua q.b. Colorante giallo qualche goccia ( facoltativo) Preparazione Mettere a bagno con acqua tiepida l'uvetta.Tritare tutti gli ingredienti secchi in modo però grossolano. Riscaldare il miele in un pentolino a fuoco basso. Mettere tutti gli ingredienti secchi, miele e uvetta strizzata in una ciotola e mescolare con un cucchiaio di legno finché non si avrà un composto denso e ben amalgamato. Prendete un po' del composto con le mani e formate dei panetti e compattateli bene. Preparate la glassa, mescolando la farina con l'olio, lo zafferano e se volete il colorante, aggiungete l'acqua fino a ottenere una pastella densa, ricoprite i panetti con la glassa versandola sopra o potete anche spennellarla, lasciateli asciugare per 1 ora. Sistemateli su una teglia con carta forno e cuocete a 190°C per 30 minuti, lasciateli raffreddare. Con questa ricetta partecipo al Contest Le regionali per scelta di gusto del blog Pecorella di Marzapane |
lunedì 18 aprile 2011
PanGiallo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
buonissimo!!!davvero squisito...certo che io proprio in un blog dei dolci dovevo capitare...tutte le tue ricette sono fantastiche,io le ho provate TUTTE e sarò ingrassata una cifraaaaaaa!!comunque grazie per averli postati e...beh la dieta aspetterà ancora un po...
Che delizia, adoro la frutta secca e mi piace molto la versione al cioccolato!!!
che libidine! Da provare.
Ho sbavato su questa foto senza leggere nemmeno la ricetta. Sono restata in contemplazione per circa mezz'ora.. ^__^
Bellissima la storia di questo meraviglioso dolce, questa voglia di onorare il ritorno del sole!
Grazie per la bella partecipazione al mio contest, sono molto felice di accogliere la tua ricetta ^_^
Tì
Mi piace la tua versione con gli ingredienti triturati.
Il mio forno non funziona molto bene.
Io ho il forno della Magic Coocker e mia zia mi presterà il forno estense.
Mi puoi dare dei consigli per la cottura?
Posta un commento